SE VI TROVATE NEL POMERIGGIO A WASHINGTON potreste andare a questo simpatico convegno [link] tenuto nel pomeriggio da Ian Brzezinski, [link] figlio di Zbignew la cui visione geopolitica abbiamo illustrato nel nostro recente articolo Pivot to Europe [link]. Il convegno si tiene al McCain Institute [link] e segue un dibattito che sta agitando i think tank di Washington riguardo il riorientamento della politica estera americana in vista del prossimo cambio del Presidente. Su American Interest [link], rivista fondata da F. Fukuyama e che vede come collaboratori Kaplan, Ferguson, Levy e Joffe [tra gli altri che trovate qui], ai primi di Novembre, si sono tracciate le linee di questa revisione strategica i cui fondamenti però provengono dall’inossidabile American Enterprise Institute, che ha rilasciato questo documento lo scorso Ottobre [link]. L’ AEI è quello del famoso PNAC (Plan for a New American Century). In breve, la tesi è: riprendere in gran forza una massiccia spesa militare, invio militari (uomini, armi e quant’altro) in ogni dove, conflitti e guerre aperte (anche in Europa) contro Russia e Cina per difendere il “world America made” (R. Kaplan) ovvero il ritenuto necessario dominio e controllo sul mondo (e prioritariamente dell’Europa) in accordo all’interesse degli Stati Uniti d’America. Enjoy?
[Commento: quando ho scritto l’articolo Pivot to Europe non ero a conoscenza di questi specifici contenuti. la mie tesi seguiva in deduzione una doppia pista fatta di teoria geopolitica classica e fatti recenti. Debbo dire che mi ha fatto una certa impressione scoprire che il piano non solo si vede ma c’è ed è in pubblica discussione proprio ora. E’ piuttosto grave che si stia discutendo a questi livelli a Washington dell’Europa, del nostro futuro concreto, nella nostra totale assenza di consapevolezza e partecipazione. ]






L’ha ribloggato su Senza Filo.
Grazie.
grazie a lei per le belle analisi e la divulgazione
Buona analisi, vedremo l’evolversi della situazione, d’altronde siamo in piena guerra, non terza guerra mondiale, guerra “liquida” per spartirsi le aree di influenza, tante cose possono cambiare strada facendo, Russi e Cinesi sono meno “egoisti” degli americani, intanto l’Europa è ormai sotto il giogo nato, quindi prepariamoci a vendere caldarroste all’angolo del quartiere.
Saluti