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Category Archives: modernità
NON AGIRE, PENSA!
Questo il breve invito categorico del torrenziale ed ubiquo S. Žižek, che citiamo non per generale prossimità di pensiero con la philostar slovena, ma per correttezza di attribuzione dell’esortazione, che invece condividiamo tanto da volerci scrivere su un articolo. Questo … Continua a leggere
Pubblicato in complessità, filosofia, modernità, mondo, occidente, scienza, società complesse
Contrassegnato Aristotele, autocoscienza, Brahe, capitalismo, destra-sinistra, divisione del sapere, Freud, Galileo, Hegel, Kepler, Kopernik, Marx, modernità, Newton, Nierzsche, S. Žižek, scienza, Sergej Esenin, specializzazioni, Zollverein
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LOGICA DELLA CONOSCENZA COMPLESSA. (2/2)
(L’articolo si sviluppa in due parti, questa è la seconda.) Il massimo sviluppo filosofico della complessità si è avuto con l’opera di Edgar Morin. Morin acquisisce come fondativo della logica complessa, l’operatore “e – e” e quindi il principio di … Continua a leggere
Pubblicato in complessità, filosofia, modernità, scienza, società complesse
Contrassegnato A.Smith, abbi cura del tutto in quanto tutto., alienazione, complessità, conoscenza complessa, contro la specializzazione, cosmo-cronosofia, dalla modernità all'era complessa, dialogica, divisione del lavoro, divisione delle discipline, Edgar Morin, Epistemologia della complessità, Eraclito, filosofia della complessità, Gregory Bateson, interdisciplinarietà, K.Popper, L. von Bertalanffy, la fabbrica degli spilli, la ricchezza delle nazioni, linguaggi incommensurabili, multidisciplinarietà, Ortega y Gasset, Periandro di Corinto, produttività del lavoro intellettuale, specilizzazione, T.W.Adorno Dialettica negativa, Torre di babele, tutto-parte, Uno-Tutto
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QUANTO E’ ABBASTANZA. Recensione del libro di R. ed E. Skidelsky.
Questo è il titolo del libro uscito quest’anno ad opera di Robert ed Edward Skidelky. Il primo, Robert, è un Lord britannico, professore emerito di economia, politicamente inquieto aderì ai laburisti, uscì per fondare il partito socialdemocratico, poi divenne conservatore … Continua a leggere
Pubblicato in ambiente, anglosassoni, decrescita, democrazia, ecologia, economia, filosofia, modernità, occidente, politica, regno unito-gran bretagna
Contrassegnato Adam Smith, Aristotele, B. de Mandeville, benecomunismo, cattolicesimo sociale, cornelius castoriadis, crescita senza limite, de-finanziarizzazione, de-globalizzazione, decrescita, democrazia diretta, diseguaglienze, economia della felicità, economia dello stato stazionario, Faust di Goethe, filosofia morale, finalismo, impote al consumo, J. Bentham, J. Schor, J.M.Keynes, La favola delle api, la misura dell'anima Wilkinson e Pickett, lavorare meno-lavorare tutti, liberalismo, libertinismo, limitare la pubblicità, limiti alla crescita, Malthus, Marcuse, Marx, principio di gerarchia, prospettive economiche per i nostri nipoti, Quanto è abbastanza, reddito di cittadinanza, riduzione dell'orario di lavoro, Robert ed Edward Skidelsky, Serge Latouche, socialdemocrazia, sufficientismo, Tobin tax, utilitarismo, vietare la circolazione dei capitali, vita buona
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ZIGZAGANDO TRA DIVERGENZE E CONVERGENZE. Recensione de -La grande divergenza- di K. Pomeranz
Kenneth Pomeranz è l’autore di un seminale testo di analisi storica nel campo (oggi molto in voga) della “World history”: La grande divergenza, Il Mulino, Bologna, 2004. Pomeranz insegna storia a Chicago ed è president-elect dell’American Historical Association, dotato di … Continua a leggere
Pubblicato in anglosassoni, cina, economia, europa, modernità, occidente, oriente, regno unito-gran bretagna, storia
Contrassegnato and the Logic of One World, Armi acciaio malattie, Ashton, Beonio Brocchieri, Braudel, carbone, coloniali, colonie, commercio triangolare, comparativismo, cotone, demografia, diveregenza tra Europa e Cina XIX secolo, E. J. Hobsbawm, eccezionalismo britannico, geostoria, imperi, J. Diamond, J.A.Goldstone, Kenneth Pomeranz, Kishore Mahbubani, La convergenza inevitabile, la Grande divergenza, Landes, Madison, Martin Wolf, Michael Spence, neoliberale, Non tutto quello che conta si può misurare e non tutto quello che si può misurare conta, Philip S. Golub, Polanyi, Rivoluzione industriale, rivoluzione industriosa, schiavismo, scuola californiana di storia, scuola storica sistemica, Teoria del caos, Teoria economica, The Great Convergence: Asia, the West, Toynbee, tratta degli schiavi, Wallerstesin, Wrigley
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FENOMENOLOGIA dello STATO-NAZIONE EUROPEO. (4/5) Unione federale, eurozona e ritorno alla nazione sovrana.
Nelle prime tre parti di questa ricerca intorno al concetto di stato-nazione europeo e alla sua conclamata crisi abbiamo detto che: 1a parte) L’ Europa è per conformazione una culla di molti popoli tra loro in interrelazione, fatto che nutre … Continua a leggere
Pubblicato in euro, europa, italia, modernità, mondo, occidente, politica
Contrassegnato Altiero spinelli, Angela Merkel, Auriti, banca centrale, clearing union, debiti pubblici europei, destra-sinistra, EU, euro, eurobond, europa, eurozona, evasione fiscale, F.Lordon, F.Naumann, federalismo europeo, federazione stati europei, Francia-Germania, inflazione, J.Sapir, Kant, Lira, M. Foucault La nacita della biopolitica, Manifesto di Ventotene, Mitteleuropa, MMT, neo-liberismo, ordoliberalismo, Pace perpetua, prestatore di ultima istanza, sovranità monetaria, sovranità nazionale, stati uniti d'Europa, Stato nazione, suicidio dei lemmings, svalutazione, UE, Unione dei paesi mediterranei, uscire dall'euro, uscita della Germania dall'euro, Zollverein
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FENOMENOLOGIA dello STATO-NAZIONE EUROPEO. (3/5) I concetti di popolo, stato e nazione.
Nel domandarsi “Qu’est-ce qu’une Nation?”, l’abate Sieyès rispondeva: una nazione è –un corpo di associati che vivono sotto una legge comune e che è rappresentato da uno stesso corpo legislativo-. E’ questa una definizione che potremmo definire funzional-giuridica ma è … Continua a leggere
Pubblicato in europa, linguistica, modernità, mondo, occidente, oriente, società complesse, storia
Contrassegnato abate Sieyès, Benedict Anderson, Comunità immaginate, cosmopolitismo, differenza, E. J. Hobsbawm, effetto pizza, etnia, genetica delle popolazioni, identità, Jürgen Habermas, L. Cavalli Sforza, l’invenzione della tradizione, lingue europee, nation building, nazionalismo, nazione, orientalismo, popolo, razza, religioni dei popoli europei, stato, Stato nazione
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LA VITA? NASTY, SHORT and… BRITISH.
Secondo il primo degli antropologi inglesi, Thomas Hobbes la vita era “nasty, brutish and short“. Il “brutish” era riferito a quell’incessante muovere guerra di tutti contro tutti che contraddistingueva lo stato di natura. Il recente numero di Science (Science 19 … Continua a leggere
Pubblicato in anglosassoni, antropologia, biologia, evoluzione, modernità, paleoantropologia, società complesse
Contrassegnato A. Hirschmann, cacciatori e raccoglitori, DNA spazzatura, Douglas Fry e Patrick Söderberg, E.O.Wilson, eusocialità, evoluzione, fine della storia, Il 4% dell'universo, il disagio della civiltà, Il mondo fino a ieri, Jared Diamond, Joyce Marcus, la guerra nasce dall'ineguaglianza, La nascita dell'ineguaglianza, Letto di Procuste, nascita della guerra, Nasty brutish and short, polemos, principio di indeterminazione, progresso, Steven Pinker, teleologia, Thomas Hobbes, W. Heisenberg
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L’EURO NOSTRUM.
Pochi mesi fa, G. Agamben su la Repubblica[1], riesumava un vecchio saggio di Alexandre Kojève[2] sulle forme aggregative tra le nazioni europee. Il seguente scritto è una rilettura del piccolo saggio di Kojève ed un primo tentativo di riarticolazione di … Continua a leggere
Pubblicato in anglosassoni, complessità, decrescita, democrazia, economia, euro, europa, filosofia, globalizzazione, italia, modernità, mondo, occidente, politica, società complesse, storia
Contrassegnato Adelphi, Alberto Bagnai, Alexandre Kojève, BRICS, Bruno Amoroso, CINETV, comunità di destino, Comunità latina europea, Edgar Morin, EU, euro, euro latino, euro medierraneo, euro Mediterranean countries, euro nord euro sud, euro nostrum, euro sud, Giorgio Agamben, globalizzazione, Il silenzio della tirannide, Impero latino, indipendenza ed autonomia, ένωση των μεσογειακών χωρών, ευρώ χώρες της Μεσογείου, Jacques Sapir, l'impero della bellezza, la unión de los países mediterráneos, L’impero latino, les pays euro-méditerranéens, Lezioni di Kojève su Hegel, Luciano Vasapollo, Manifesto per la Solidarietà Europea, nazionalismi, neo-regionalizzazione, países mediterráneos del euro, países mediterrânicos euro, Progetto di una dottrina della politica francese, sovranismo, Stato nazione, Thilo Sarrazin, UE, união dos países do Mediterrâneo, união dos países latino, unión de los estados latinos, union des Etats latins, union des pays méditerranéens, Union for the Mediterranean countries, Union of Latin countries, Unione dei paesi mediterranei, unione dei popoli latini, Unione euro - mediterranea, Unione mediterranea
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GREGORY BATESON e la DECRESCITA.
G. Bateson è stato un pensatore sistemico che si è interessato di un po’ di tutto, ma in particolar modo di cibernetica, antropologia, schizofrenia e biologia evolutiva. In una conferenza del 1968[1], Bateson affronta il problema della compatibilità tra l’intenzionalità … Continua a leggere
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Contrassegnato A.R.Wallace, anelli cibernetici, C.Darwin, cibernetica, complessità, crescita della produttività, crescita economica, curve esponenziali, decrescita, disoccupazione, doppio vincolo, Gregory Bateson, J.M.Keynes, lavorare meno-lavorare tutti, perturbazione dei sistemi, riduzione orario di lavoro, sistemi autocorrettivi, teoria dei sistemi, Verso un'ecologia della mente
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PER UNA CONCEZIONE REALISTICA DELLA STORIA (2). Il clima.
Nel precedente articolo “Per una concezione realistica della storia”[1], abbiamo visto come (su i perché ci ritorneremo), la reazione materialistico-antidealistica che Marx ed Engels, intesero imprimere alle concezioni storico-filosofiche, concentrò il significato di questa materialità nei rapporti sociali e produttivi … Continua a leggere
Pubblicato in anglosassoni, cina, complessità, ecologia, economia, europa, filosofia, modernità, mondo, occidente, oriente, politica, regno unito-gran bretagna, società complesse, storia, teoria dei sistemi
Contrassegnato A. Gehelen, A. von Humboldt, Anassimandro, Bill of Rights, Carl Ritter, concezione realistica della storia, Due Trattati sul GovernoL’Esprit des Lois, ecologia, F. Farinelli, F. Ratzel, geografia culturale, geografia filosofica, geografia politica, Grundrisse, H. Mackinder, H. Plessner, Il Principe, Ipotesi Gaia, J-J. Chevallier, J. Bodin, J. Lovelock, L. Feuderbach, Locke, M. Scheler, Machiavelli, Magna Charta, Marx-Engels, materialismo storico, Montesquieu, neo-pitagorismo, neo-platonismo, S. Jevons, Six Livres de la Répubblique, struttura-sovrastruttura, T.Hobbes, Teoria dei climi, tetraktys
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PER UNA NUOVA TEORIA GENERALE.
A cosa serve una Teoria generale? Il materialismo storico definisce il mondo delle idee come un riflesso dei rapporti di forza sociali esistenti nella società, specificatamente per quanto riguarda i fatti economici, i modi di produzione-distribuzione e proprietà. Le … Continua a leggere
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Contrassegnato A.Smith, Aristotele, Bentham, borghesia, Braudel, Burke, capitalismo, complessità, Constant, Croce, cum-plexus, de Mandeville, democrazia, emancipazione, Hegel, Humboldt, ideologia, K.Marx, Kant, Leibniz, liberazione, Locke, Marx-Engels. immagine del mondo, materialismo storico, Mill, Montesquieu, Newton, pensiero liberale, pensiero marxista, Popper, sistemi di idee, Stato nazione, Stuart Mill, tempo, Toqueville, volontà di potenza, von Hayek, Weber, weltanschauung
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IL COMPLETO E’ IL CONCRETO.
M. Mauss[1] sosteneva che il concreto è il completo. Cosa è il completo ? Potremmo dire che il completo è la descrizione più vasta e precisa si possa fare di ciò di cui parliamo. La cosa di cui parliamo è … Continua a leggere
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Contrassegnato A.Bloch, Aristotele, B.Costant, Cicerone, comunità Europa, Confucio. zhengming, Descartes, Foucault, Hobbes, il completo è il concreto, Kant, Keynes, Locke, M.Mauss, Platone, Polibio
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PRINCIPI DI ECONOMIA RELATIVA.
Il pensiero economico moderno, nasce nell’ambito della Filosofia Morale ( A.Smith ). Permane un po’ dalle parti della Filosofia Politica ( K.Marx,J.Bentham, J.Mill, J.Stuart Mill ), poi, da D.Ricardo in poi, si smarca con risolutezza e si specia nel nascente … Continua a leggere
Pubblicato in anglosassoni, complessità, democrazia, economia, modernità, occidente, politica, regno unito-gran bretagna, società complesse, teoria dei sistemi
Contrassegnato Adam Smith, David Harvey, David Ricardo, economia complessa, Economia relativa, Jeremy Bentham, Karl Marx, nuova economia, Protagora, Secondo principio della Termodinamica, Thomas Khun
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